Assistenza domiciliare agli anziani affetti da Alzheimer

Per quanto riguarda l’assistenza per malati di alzheimer noi di Assistenza In lavoriamo in maniera convenzionata con diverse strutture. Negli ultimi decenni la demenza è divenuta una patologia molto frequente. La forma di demenza che registra il numero più alto di casi (oltre il 50% ) è la malattia di Alzheimer.

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Assistenza domiciliare agli anziani affetti da Alzheimer

Si può organizzare insieme al proprio medico di base un’assistenza domiciliare agli anziani affetti da Alzheimer convenzionata, ma spesso richiede tempi lunghissimi oppure inserirli in case di riposo e qui ai Castelli Romani ce ne sono diverse, ma anche qui gli anziani che in questo caso non sono autosufficienti, non trovandosi nelle loro case e nelle loro abitudini possono ancor più peggiorare la situazione e trovarsi più smarriti che mai.

Infatti per far sì che gli anziani affetti da Alzheimer non si trovino ancor più disagiati occorre trovare urgentemente una badante per anziani non autosufficienti e in particolar modo esperta di questa patologia. Prendersi cura di una persona malata di Alzheimer è un impegno a tempo pieno che richiede qualità umane e organizzative. La badante, infatti, dovrà imparare a capire le esigenze del suo assistito anche se non è in grado di esprimerlo.


Per svolgere al meglio il proprio lavoro, ogni badante convivente che assiste un anziano con questa malattia, deve tenere sempre a mente queste indicazioni e accogliere questi consigli che la potranno aiutare a svolgere al meglio il proprio lavoro.

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I nostri consigli 

Per svolgere al meglio il proprio lavoro, ogni badante convivente che assiste un anziano affetto da Alzheimer deve tenere sempre a mente queste indicazioni e accogliere questi consigli che la potranno aiutare a svolgere al meglio il proprio lavoro:

• È importante non forzare mai il volere dell’anziano quando si rifiuta di fare qualcosa. Spesso basta aspettare giusto cinque minuti per trovarlo con uno stato d’animo diverso;


• Per motivarlo e tenere allenata la mente non bisogna mai limitare il malato, piuttosto, può essere utile coinvolgerlo in azioni abituali della giornata. Come ad esempio riordinare la tavola, aprire un mobile per posare una pentola, ecc. I piccoli ripetuti gesti e momenti del vissuto quotidiano possono aiutare il malato a restare calmo. Se portiamo dei mutamenti nella quotidianità, il malato potrebbe risultare più agitato;


• Mantenete la memoria residua del malato con l’utilizzo di alcuni supporti, ad esempio mettendo bene in vista le fotografie, di grandi dimensioni, dei congiunti , e di scriverci il loro nome; oppure contrassegnando le porte delle camere;


• La malattia incide prepotentemente sulla memoria a breve termine, per questo bisogna dare molta importanza al dialogo. È opportuno formulare frasi brevi e semplici, in modo che l’anziano non abbia difficoltà grosse per ricordarle, e magari ripetere con dolcezza e con un tono pacato il concetto. Accettare eventuali tempi di risposta, spesso lunghi, e fare attenzione anche al linguaggio del corpo;


• Se il contatto fisico viene gradito, mostra affetto al paziente toccandolo mentre gli parli. Altre azioni che la badante deve monitorare sono, indubbiamente, l’igiene personale e abbigliamento. Spesso capita che l’anziano si dimentichi di lavarsi e di prendersi cura della propria igiene personale. In questa situazione bisogna rispettare la persona, cercando di dargli autonomia.

 

Come evitare situazioni di disagio con malati di Alzheimer?

Un esempio? La doccia può provocare paura o disagio, è consigliabile preparare una bella vasca calda, oppure aiutarlo a lavarsi “a pezzi”. Anche la comodità dell’abbigliamento è importante; vi consigliano infatti di utilizzare vestiti con tessuti morbidi e non aderenti, come le tute.

Qualche piccola modifica all’interno dell’alloggio può aiutare il malato di vivere meglio nei suoi spazi. È consigliabile, per esempio, attaccare sulle porte immagini di paesaggi per tenere lontano l’istinto di scappare di casa che possono avere alcuni malati.

Ad esempio, può essere utile eliminare o nascondere gli specchi: con l’avanzare della patologia infatti non riconoscono la loro immagine, e di conseguenza vedersi allo specchio può provocare molta agitazione. Infine, tenere accesa una luce durante la notte può contribuire ad una maggiore tranquillità dell’ammalato. 

Essere preparati alle aggressività verbali e fisiche

L’alzheimer può manifestarsi sia come aggressività verbale (insulti, parolacce, bestemmie, linguaggio scurrile) che, più raramente, sotto forma di aggressività fisica (graffi, sberle, morsi, lancio di oggetti).

Queste manifestazioni, anche se compaiono improvvisamente e non sembrano apparentemente causate da eventi specifici, costituiscono molto spesso una vera e propria reazione difensiva del malato verso qualcosa che viene interpretato come una minaccia.

Non si deve dimenticare che chi è affetto da demenza non è in grado di capire pienamente ciò che accade intorno a lui o ciò che gli si richiede. La sua rabbia non è rivolta contro di voi ma è una manifestazione del suo disagio o della sua paura. Perciò bisogna ridurre al minimo le situazioni che possono essere vissute come minacciose dal malato; cercate di non contraddirlo in quanto la sua tolleranza alle frustrazioni è molto ridotta.


Proponete le cose con calma e/o aspettate un momento adeguato. Un metodo che contribuisce a limitare lo stress è dedicare del tempo all’anziano, facendo una breve passeggiata ai Castelli Romani in particolar modo non manca il verde e gli spazi di “ricreazione”. Insomma la vita ci riserva molte sorprese che come in questi casi bisogna affrontare, ma se fatto con lo spirito giusto e soprattutto in unione con i famigliari ed amici, tutto diventa più semplice e infine contando anche sulla badante/assistente adeguata, l’assistenza a domicilio è la situazione più gradita da tutti.

Per richiedere assistenza per malati di Alzheimer puoi contattarci direttamente da qui!

 

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